Cosa sono i carati?
A cosa servono e come riconoscere i carati dell’oro.
La parola oro è sempre accompagnata alla dicitura carati, che siano 18,14 o 24 non fa differenza, si riferisce sempre alla composizione della lega metallica.
“Scusa, mi stai dicendo che il mio oro non è composto solo da oro?”
Esattamente.
Ma andiamo per gradi:
Cos’è l’oro
L’oro è un elemento naturale della tavola periodica che si trova in natura sotto forma di pepite, grani o pagliuzze, a volte di dimensioni così microscopiche che bisogna fare utilizzo a diversi passaggi chimici per isolarlo dagli altri materiali.
L’oro in questo stato viene considerato puro ed è di colore giallo.
“Si, grazie professore, ma io voglio solo capire cosa sono questi beneamati carati”
Un attimo di pazienza, ci arriviamo.
Abbiamo detto che l’oro si trova “puro” in natura, ma noi abbiamo molti altri “ori”, in particolare l’oro bianco e l’oro rosa.
Questo perchè l’oro difficilmente viene utilizzato puro.
Generalmente l’oro viene fuso con altri metalli che ne aumentano la durezza e resistenza poichè l’oro è un materiale troppo morbido quando puro da essere utilizzato per fare, ad esempio, un anello.
“Quindi il gioielliere mi ha fregato!”
Ma no, stai calmo e lasciami spiegare
Se noi, ad esempio , utilizzassimo oro puro per fare un anello, questo si righerebbe e piegherebbe dopo pochi giorni di utilizzo; per questo motivo si aggiungono altri metalli (tra cui l’argento e il platino per l’oro bianco o il rame per l’oro rosa) che ne modificano le caratteristiche fisiche, come durezza, resistenza e colore.
Queste leghe sono caratterizzate da dei numeri che specificano il rapporto tra un metallo e gli altri, come per esempio “oro 750” indica che il nostro metallo ha 750 parti su mille di oro, ovvero è per tre terzi oro.
Questi numeri vengono chiamati titolo e più il titolo è alto più tracce del nostro metallo troveremo in una lega.
La purezza dell’oro
Qui entrano in gioco i carati.
“Halleluja”
Come?
“Niente”
Eh, sarà meglio.
Dicevo, qui entrano in gioco i carati.
Il carato è una unità di misura che ci aiuta a determinare la quantità di oro puro in una lega e quindi il titolo dell’oro all’interno di un gioiello.
Se sul fermaglio di una collanina leggiamo “Oro 18 kt” allora sappiamo che la nostra collana è composta da oro 18 carati, il che vuol dire avrà 750 parti di oro su mille, al 75% oro.
Semplice no?
“Si ma la fai così lunga che mi annoio”
Ok, ma qui diventa interessante anche per te, aspetta.
Adesso che sai cosa sono i carati ti insegno ad usarli a tuo vantaggio, vorrai sapere APPROSSIMATIVAMENTE quanto valgono i tuoi gioielli se dovessi venderli, no?
Ti spiego cosa devi fare:
- pesa il tuo gioiello – ad esempio una collanina di oro da 120 grammi
- leggi i carati – cerca la scritta che indica i carati, di solito all’interno degli anelli e nei fermagli delle collane, noi faremo finta che sia oro 18 carati, ovvero il 75% di oro
- Usa questa formula : peso x percentuale di oro e divido il risultato per 100 , che per il nostro esempio farà 120 x 75 e divido il risultato per 100 = 90 grammi di oro puro.
Adesso puoi valutare in modo approssimativo quanto oro c’è nei tuoi gioielli.
Purtroppo non tutte le diciture sono corrette e la quantità di oro spesso differisce da ciò che è indicato.
Molto spesso le quantità sono molto vicine alla percentuale riportata, tuttavia, soprattutto nei gioielli più antichi, le percentuali possono essere di molto più basse.
Ora che hai capito come valutare il tuo oro in maniera approssimativa puoi affacciarti al mondo della compravendita di metalli da investimento.
Se vuoi una valutazione precisa ed onesta puoi ottenerla con Global Oro:
Oppure